Laura Turra
- 29/08/2018 10:27:00
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Tutta la verità, la bellezza, la bontà di qualsiasi cosa è già allinizio, almeno come promessa. Se non fosse così non ci sarebbe mossa del cuore. Perciò il prodigio è già in questo indugio iniziale, in questo aprirsi lento del fiore (ci vorrà il tempo che ci vorrà), in questa luce albale che insinuandosi tra i petali dona agli occhi di chi vede un meravigliato sguardo.
Gil, accolgo questa lettura che mi hai offerto con cuore grato: è unulteriore visione, una diversa sfumatura, unaltra possibilità di sguardo, che può solo arricchire il mio mondo interiore. Quindi nessun timore nel dire, anzi è una gioia sapere di essere letti in modo così profondo, così affezionato. Ti abbraccio, sempre
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Gil
- 29/08/2018 08:37:00
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Questa è una poesia perfetta, perfettamente descrittiva ma non verista, poiché losservatore e losservato si correlano in una traslazione spirituale (se laltro esiste, "se cè una rosa", è perché vi sta di fronte, direi in ascolto profondo, "del cuore/il miracolo"), epperò anche una perfetta metafora di una narrazione personale che viene velata dalle immagini scelta. È nellintimo del lettore sapere quale lettura delle parole è avvenuta come interpretazione, magari sarà inevitabilmente autoproiettiva o lo sarà solo parzialmente; quasi con timore io offro la mia, poiché la purezza e delicatezza della poetessa Laura Turra incute un devoto tremore, tuttavia non nascondo lestrema bellezza in chiave di un romanticismo venato leros, dove la rosa è il simbolo della femminilità, le insenature di luce il sentimento dellamato che illumina come unalba la pelle dellamata e come lieve brezza muove la carne in fremiti.
Chiedo scusa per questa mia lettura, di unaltra tua bellissima poesia.
Dev.mo Tuo, ti abbraccio
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